Dubbi sulla preparazione olimpionica

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Raff_321
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Dubbi sulla preparazione olimpionica

Messaggio da Raff_321 »

Sono uno studente di quarto superiore e mi trovo a scrivere dopo aver totalizzato un punteggio mediocre alla gara di Febbraio (di circa 45 punti), affrontata per la prima volta lo scorso giovedì. Confesso di non aver avuto molto tempo per prepararmi, forse una o due settimane prima della gara, facendo (provando a fare!) vecchie gare di febbraio, entusiasmato per la partecipazione a questa gara. Sono appassionato alla matematica e tendo tranquillamente ad andare oltre il programma scolastico, così come adoro i problemi di queste gare e la loro impostazione, eppure nonostante ciò la passione non basta e queste gare (specialmente Febbraio) mi hanno rivelato di non essere estremamente ferrato rispetto ad altri nel problem solving. Premetto che la teoria "extrascolastica" (congruenze, combinatoria, teoria dei numeri) l'ho interamente studiata per conto mio (sia dalle dispense olimpioniche che da altro materiale, anche in modo piuttosto sistematico), ma sento di non raggiungere risultati notevoli quando all'atto pratico mi esercito. In particolare, riferendomi a Febbraio, mi è accaduto esercitandomi di non riuscire ad affrontare tutti i dimostrativi (per alcuni non avevo più di qualche banale idea, ma nulla di concreto) o di non avere idee chiave per affrontare i quesiti, seppur fossero a volte banali. Mi chiedo dunque se serva una capacità particolare, un intuito che forse in me non è veloce a sufficienza per affrontare queste gare (dopotutto si chiamano Olimpiadi...) oppure se la velocità nella risoluzione dei problemi e le "idee chiave" che spesso questi nascondono si possono sviluppare con un'attenta esercitazione, adattata al proprio caso. Mirando ad ottenere per le prossime gare- ma anche per interesse personale- risultati molto migliori di questi, anche in vista di un'eventuale ammissione a scuole di eccellenza, ho pensato di credere alla seconda, ma so allo stesso tempo di aver bisogno di un aiuto. So che non esiste un percorso ideale per tutti, ma mi servirebbe sapere che itinerario si può seguire per migliorare nel problem solving (in particolare quello richiesto alle olimpiadi), quali sono le fonti da cui trarre materiale (esercizi principalmente), se ci sono specifici libri (ho letto del Paolini ad esempio) con problemi simili a quelli proposti a Febbraio (ed oltre), come posso capire se da questo percorso sto effettivamente imparando qualcosa in più sull'approccio ai problemi; vorrei sapere quali sono i consigli specifici da chi ha esperienza in quest'ambiente, su come si è trovato meglio ad esercitarsi e su come ha appreso di più e cosa consiglia di fare più di tutto. Vorrei impegnarmi sin da ora in questo percorso di perfezionamento e allo stesso tempo approfondimento della materia, che un ambiente così stimolante come le olimpiadi mi ha spinto a coltivare e a portare avanti. Ringrazio in anticipo chi risponderà.
afullo
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Re: Dubbi sulla preparazione olimpionica

Messaggio da afullo »

Raff_321 ha scritto:Sono uno studente di quarto superiore e mi trovo a scrivere dopo aver totalizzato un punteggio mediocre alla gara di Febbraio (di circa 45 punti), affrontata per la prima volta lo scorso giovedì. Confesso di non aver avuto molto tempo per prepararmi, forse una o due settimane prima della gara, facendo (provando a fare!) vecchie gare di febbraio, entusiasmato per la partecipazione a questa gara. Sono appassionato alla matematica e tendo tranquillamente ad andare oltre il programma scolastico, così come adoro i problemi di queste gare e la loro impostazione, eppure nonostante ciò la passione non basta e queste gare (specialmente Febbraio) mi hanno rivelato di non essere estremamente ferrato rispetto ad altri nel problem solving. Premetto che la teoria "extrascolastica" (congruenze, combinatoria, teoria dei numeri) l'ho interamente studiata per conto mio (sia dalle dispense olimpioniche che da altro materiale, anche in modo piuttosto sistematico), ma sento di non raggiungere risultati notevoli quando all'atto pratico mi esercito. In particolare, riferendomi a Febbraio, mi è accaduto esercitandomi di non riuscire ad affrontare tutti i dimostrativi (per alcuni non avevo più di qualche banale idea, ma nulla di concreto) o di non avere idee chiave per affrontare i quesiti, seppur fossero a volte banali. Mi chiedo dunque se serva una capacità particolare, un intuito che forse in me non è veloce a sufficienza per affrontare queste gare (dopotutto si chiamano Olimpiadi...) oppure se la velocità nella risoluzione dei problemi e le "idee chiave" che spesso questi nascondono si possono sviluppare con un'attenta esercitazione, adattata al proprio caso. Mirando ad ottenere per le prossime gare- ma anche per interesse personale- risultati molto migliori di questi, anche in vista di un'eventuale ammissione a scuole di eccellenza, ho pensato di credere alla seconda, ma so allo stesso tempo di aver bisogno di un aiuto.
Un minimo di intuito è necessario, come dici tu sono delle gare, e quindi è giusto anche premiare delle qualità che magari non tutti riescono ad avere, a prescindere dal voto di matematica in pagella (basti pensare a qualunque sport: la predisposizione fisica gioca sempre bene o male il suo ruolo). Ma d'altro canto, l'allenamento può fare molto, e permettere di sviluppare bene queste qualità. Considera che ogni persona ha i suoi margini di crescita, che spesso non gli sono noti finché non prova a cimentarsi: c'è chi nasce già discretamente bravo, ma poi fa una fatica notevole a migliorare ulteriormente, e c'è chi nasce apparentemente scarso, però poi è in grado di fare un consistente salto di qualità se correttamente stimolato, e magari riesce pure a superare il primo.
Raff_321 ha scritto:So che non esiste un percorso ideale per tutti, ma mi servirebbe sapere che itinerario si può seguire per migliorare nel problem solving (in particolare quello richiesto alle olimpiadi), quali sono le fonti da cui trarre materiale (esercizi principalmente), se ci sono specifici libri (ho letto del Paolini ad esempio) con problemi simili a quelli proposti a Febbraio (ed oltre)
Testi classici sono Problem Solving Strategies di Engel, e Cento problemi di matematica elementare di Steinhaus. Ci sono poi altre fonti, come per esempio queste videolezioni, che poi seguire in maniera commisurata al livello che man mano acquisisci. Comincia dagli argomenti su cui ti sei trovato più in difficoltà ed impara le tecniche di base, una volta che ti sei portato all'incirca sullo stesso livello per tutte le materie prosegui con la crescita cercando di rimanere il più uniforme possibile, anche se è chiaro che ci saranno argomenti che assimilerai meglio e sui quali riuscirai quindi ad andare oltre rispetto agli altri, quello ci sta tutto ma l'importante è che non ci siano squilibri eccessivi, considerato che gli stessi non sono del tutto indipendenti tra loro.
Raff_321 ha scritto:come posso capire se da questo percorso sto effettivamente imparando qualcosa in più sull'approccio ai problemi; vorrei sapere quali sono i consigli specifici da chi ha esperienza in quest'ambiente, su come si è trovato meglio ad esercitarsi e su come ha appreso di più e cosa consiglia di fare più di tutto. Vorrei impegnarmi sin da ora in questo percorso di perfezionamento e allo stesso tempo approfondimento della materia, che un ambiente così stimolante come le olimpiadi mi ha spinto a coltivare e a portare avanti. Ringrazio in anticipo chi risponderà.
Per l'autovalutazione, probabilmente la cosa migliore è quella di fare esercizi fac-simile, e di verificare se e quanto riesci a risolverli meglio di prima. Ma tieniti delle prove da parte che utilizzerai soltanto in fase di self-assessment, senza "bruciarle", di modo che tu possa avere delle indicazioni attendibili. Non devono essere necessariamente dalle olimpiadi visto che hai detto che di Febbraio ne hai già svolte molte, basta che siano di difficoltà e di tipologia paragonabili.
Raff_321
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Re: Dubbi sulla preparazione olimpionica

Messaggio da Raff_321 »

Grazie mille per avermi risposto e per tutti i consigli. Avevo già sentito parlare di quelle videolezioni e dell'Engel, ma avevo capito che andassero oltre il livello di Cesenatico o che fossero comunque molto più tecniche delle gare fino alla fase nazionale; perciò vorrei sapere se è consigliabile affrontare queste risorse dopo aver raggiunto già un livello superiore a quello di Febbraio-Cesenatico oppure anche prima
afullo
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Re: Dubbi sulla preparazione olimpionica

Messaggio da afullo »

Sono su più livelli. Ti ho linkato quelle dei training nazionali (pensavo di aver fatto il collegamento alla radice, chiedo venia), ma ci sono anche quelle degli stage locali, che sono di livello forse più commisurato al tuo stato di preparazione.

L'Engel e lo Steinhaus affrontano anche problemi e tecniche che vanno oltre le gare nostrane, ma si cimentano pure in esercizi più alla portata, naturalmente sta poi a te lavorare sugli ambiti che riscontri essere quelli più vicini a quanto sei preparato: intendo, non fare cose troppo facili che ti alzerebbero il morale ma non ti farebbero imparare troppo, e non fare cose troppo difficili da cui non potresti ancora essere in grado di apprendere a dovere.

Attenzione solo che esistono anche giochi matematici elementari ma non olimpionici, per i quali preparandoti su di essi potresti non ottimizzare la preparazione sulle gare che avresti come obiettivo: servono comunque a livello di forma mentale e plausibilmente non solo, ma se vuoi puntare all'ottimo dovresti operare una selezione più ristretta dei contenuti.

Pensa ai Bocconi, che personalmente adoro, partecipandoci tutti gli anni grazie all'apertura senza limiti d'età: lì di teoria ne serve comunque ma molta meno, conta di più la velocità di ragionamento (ed in parte di calcolo), e talvolta anche il pensiero laterale. Poi, molti che vanno bene alle Olimpiadi ottengono anche ottimi risultati ai Bocconi e viceversa, ma tra le due competizioni ci sono differenze strutturali degne di nota.

Non è che una sia "migliore" dell'altra (al di là delle partigianerie di parte), il fatto è che, rimanendo sui tuoi obiettivi olimpionici, se vuoi allenarti sulle dimostrazioni difficilmente potrai avere troppi spunti da quesiti sviluppati per essere risolti numericamente, e per i quali talvolta trovare una dimostrazione rigorosa (vedi certe configurazioni di minimo o di massimo uscite nel corso degli anni) è considerevolmente più difficile delle controparti olimpioniche.
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